mostra “Regolazioni per li Pescattori” | Marano Lagunare

mostra “Regolazioni per li Pescattori” | Marano Lagunare

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Da venerdì 12 agosto, presso il MuLa – Museo Archeologico della Laguna di Marano, sarà possibile visitare la mostra a ingresso libero “Regolazioni per li Pescattori – la pesca fra ‘400 e ‘700 nelle lagune di Marano e Grado, regole e privilegi”.
La mostra, voluta dal Comune di Marano Lagunare in collaborazione con il MuLa – Museo Archeologico della Laguna di Marano, la Soprintendenza archivistica del Friuli Venezia Giulia e l’associazione culturale Lacus Timavi, affronta il  secolare problema -ancora non completamente risolto- dei confini lagunari tra Marano e Grado, illustrando regole e privilegi per i pescatori e commercianti (Statuto dei pescatori e lettere ducali del doge di Venezia). museo archeologico della laguna; Marano Lagunare
La curatrice, l’archivista storica Sabrina Valent, per allestirla ha selezionato una serie di documenti provenienti dall’archivio storico di Marano Lagunare.
Tra questi, la sentenza 14 ottobre 1452 del Consiglio dei Dieci di Venezia e la cosiddetta Terminazione Capello: un’ampia sentenza, tracciata su un’imponente pergamena, che prende il nome dal celebre magistrato veneziano che la emanò, insieme al Senato, il 29 ottobre 1604 e che riprende e integra la precedente.

A completare il quadro sono esposti alcuni capitoli estratti dal trattato 11 aprile 1753 tra Venezia e Austria inerenti ancora la divisione e l’uso delle medesime acque lagunari.
Si possono ammirare inoltre: il primo Statuto dei pescatori di Marano risalente al 1769 che regolava in modo sistematico la vita nella Comunità e l’attività della pesca, alcune lettere ducali (cinque/seicentesche) inerenti controversie tra gli abitanti e i soldati veneziani presenti sul territorio, privilegi ed esenzioni indirizzate a pescatori e commercianti e, infine, un interessante proclama a stampa, datato 1670, del doge di Venezia in materia di commercio del pesce, dazi e contrabbando.

L’associazione culturale Lacus Timavi contribuisce a questa interessante iniziativa sia in virtù della perdurante collaborazione con il MuLa, sia mettendo a disposizione uno storico espositore un tempo in uso al Museo Archeologico Nazionale di Aquileia.

 


La mostra è visitabile dal 12 agosto al 15 settembre presso il MuLa di via Sinodo 28 -Marano Lagunare

Orari (INGRESSO LIBERO)
MARTEDÌ | 09.00 – 12.30
MERCOLEDÌ | 15.30 – 19.00 e 20.30 – 22.00
VENERDÌ | 09.00 – 12.30
SABATO | 15.30 – 19.00
DOMENICA E FESTIVI | 15.30 – 19.00

 

Marano Lagunare; associazione culturale Lacus Timavi; MuLa Museo della Laguna di Marano Lagunare

presentazione del libro ‘SottoMonfalcone’ a LEGGERE emozioni.5 [mercoledì 25/5]

presentazione del libro ‘SottoMonfalcone’ a LEGGERE emozioni.5 [mercoledì 25/5]

nuove SottoMonfalcone

Mercoledì 25 maggio a Pieris, presso la Casa delle Associazioni di Via Marconi 1,  sarà presentato il nostro libro ‘Sottomonfalcone. Alla scoperta della città e del territorio tra Timavo e Isonzo‘ nell’ambito della  rassegna ‘LEGGERE emozioni.5 – Incontri con la Storia‘.

La presentazione di questa guida atipica ed esaustiva su Monfalcone e sull’ampio comparto territoriale compreso tra i fiumi Timavo e Isonzo sarà curata da Luca Geroni, esperto in Storia dell’arte, alla presenza delle archeologhe Paola Maggi, Renata Merlatti e Gabriella Petrucci, curatrici della pubblicazione.
È previsto un saluto da parte della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia.

Il libro illustra in 81 tappe e tramite 28 ‘oggetti parlanti’ la ricca e variegata eredità storica, archeologica e artistica del territorio, poeticamente ritratto nelle sue sfumature più significative negli scatti dell’associazione Obbiettivo Immagine.

Per conoscere il supporto web relativo alla pubblicazione cartacea: www.sottomonfalcone.it


                       

alcuni momenti della presentazione

Open day – Monfalcone | sabato 8 febbraio

Open day – Monfalcone | sabato 8 febbraio

SottoMonfalcone

Sabato 8 febbraio 2020 l’Associazione culturale Lacus Timavi, nell’ambito delle iniziative previste dal progetto ‘SottoMonfalcone. Storia, archeologia e paesaggio nel territorio tra il Timavo e l’Isonzo’, organizza un Open day alla scoperta di luoghi storici, noti e meno noti, della città di Monfalcone.

A partire dalle ore 9.00 e con partenze ogni ora (10.00 e 11.00), con ritrovo presso il Municipio di Monfalcone, si potranno effettuare due passeggiate organizzate in collaborazione con il Comune di Monfalcone, con l’Istituto Statale di Istruzione Superiore ‘Sandro Pertini’ e con l’Associazione ‘Galleria Rifugio’ di Monfalcone.

>>La prima è una passeggiata alla scoperta della Monfalcone medievale, che si terrà a cura degli alunni della 3BET indirizzo Turistico dell’I.S.I.S. Sandro Pertini di Monfalcone e comprenderà l’illustrazione dei resti archeologici sotto il Municipio e la visita alla collezione archeologica conservata nel Palazzetto Veneto. La visita sarà supportata dalle archeologhe Paola Maggi, Renata Merlatti e Gabriella Petrucci, coordinatrici del progetto.

>>Il secondo itinerario di visita prevede una passeggiata storica nei luoghi delle due Guerre a Monfalcone, che verrà condotta dal ricercatore Pietro Commisso dell’Associazione ‘Galleria Rifugio’ di Monfalcone.

All’Open-day forniscono preziosa collaborazione la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio FVG, il comune di Monfalcone e l’I.S.I.S. ‘Sandro Pertini’ di Monfalcone.

L’iniziativa è gratuita. Per informazioni e prenotazioni (obbligatorie nel caso di gruppi) scrivere a: sottomonfalcone@lacustimavi.it.

 

invito

Open Day e Conferenza: doppio appuntamento | venerdì 31 gennaio

Open Day e Conferenza: doppio appuntamento | venerdì 31 gennaio

SottoMonfalcone

Venerdì 31 gennaio sono previsti due appuntamenti nell’ambito del progetto SottoMonfalcone.

Alle ore 17.00 e 17.45, le archeologhe Paola Maggi e Gabriella Petrucci condurranno una visita guidata presso l’Antiquarium Comunale di Ronchi dei Legionari, alla scoperta dei reperti della villa romana. [Androna Palmada, 2].

Successivamente, la dott.ssa Monica Chiabà, dell’Associazione Nazionale per Aquileia, condurrà la conferenza ‘Aquileia est deducta (181 a.C.)’: a partire alle ore 18.30 del 31 gennaio, presso l’Auditorium  Comunale [Piazzetta dell’Emigrante], saranno illustrati alcuni spunti storici sulla fondazione della grande città romana.

Entrambi gli appuntamenti sono organizzati in collaborazione con il Comune di Ronchi dei Legionari, nell’ambito della rassegna ‘Noi e la Storia’.
L’open day s’avvale anche della collaborazione della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia.
Per ulteriori informazioni: sottomonfalcone@lacustimavi.it


 

SottoTrieste: guida ‘insolita’ a una città dalla storia bimillenaria

SottoTrieste: guida ‘insolita’ a una città dalla storia bimillenaria

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Famosa per la sua arte e cultura mitteleuropea, Trieste nasconde tra i tortuosi vicoli della città vecchia e le vie ortogonali del Borgo Teresiano tanti preziosi segni della sua storia bimillenaria. Alcuni di essi sono sotto gli occhi di tutti, visibili nei monumenti e negli imponenti palazzi, altri sono nascosti o meno appariscenti e li racconta e li rende affascinanti l’archeologia.
Con questo libro le archeologhe triestine Paola Maggi, Renata Merlatti e Gabriella Petrucci offrono una guida insolita in cui il racconto della città si dipana attraverso le vicende storiche, le trasformazioni urbanistiche, gli aspetti della vita quotidiana, i reperti che ce li testimoniano e i luoghi che meglio ci fanno comprendere Trieste in tutta la complessità del suo sviluppo.
Gli itinerari di visita proposti sono la chiave per viaggiare nel tempo e ripercorrere passo passo la straordinaria metamorfosi della città dalla Tergeste romana alla Trieste moderna e cosmopolita. Le tappe scelte per definire i percorsi vogliono stimolare i lettori a osservare con attenzione il paesaggio urbano tra ciò che si vede, ciò che c’è sotto e ciò che c’era e non è più.
Come in un grande museo all’aperto, con questa guida si mettono in evidenza gli elementi e i luoghi che meglio ci parlano di Trieste e della sua intricata storia e che le hanno dato una fisionomia speciale e unica.

SottoTrieste è un riedizione aggiornata di una guida nata nel 2009 e oggi arricchita con numerosi percorsi di visita.


Paola Maggi; Renata Merlatti; Gabriella Petrucci; SottoTrieste; Trieste

 


 

il sito archeologico di Loron, in Istria

il sito archeologico di Loron, in Istria

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Nuove scoperte dallo scavo archeologico di Santa Marina.

Ubicato in Istria nei pressi di Porto Cervera, tra la foce del fiume Quieto e Parenzo, il sito archeologico di Loron sorprende sia per la sua vastità -quasi un ettaro di superficie- sia per l’eccezionale stato di conservazione delle strutture rinvenute.
Nel corso delle indagini, avvicendatesi per oltre vent’ anni e condotte congiuntamente da ricercatori croati, francesi e italiani sono finora emersi un complesso d’epoca romana adibito alla produzione di manufatti di ceramica, un oleificio, una cisterna e una parte residenziale.
Questa struttura complessa, sebbene presenti caratteristiche proprie delle ville marittime, è stata designata sin dalla sua costruzione a fini produttivi.
Ciò che è emerso per primo -noto sin dal secondo Ottocento- è un grande opificio, voluto da Statilio Tauro Sisenna all’inizio del I sec. d.C.
Sisenna, figlio di Tito, amico personale di Augusto, fu console nel 16 d.C. e proprietario di fondi ad Aquileia e della villa di Cicerone a Roma: una committenza di livello davvero elevato.
In questo sito erano prodotte sia ceramica, sia anfore per l’olio e il vino destinati al mercato adriatico e transalpino.
Dopo la morte di Sisenna, la proprietà passò a Calvia Crispinilla, come testimoniato dai numerosi bolli laterizi rinvenuti in situ. Una donna di potere, al seguito della corte dell’imperatore Nerone: Tacito, nelle sue Historiae, la definisce ‘magistra libidinum Neronis‘, ossia sovrintendente ai piaceri dell’imperatore.
Dopo questi due illustri proprietari, all’epoca di Domiziano il complesso divenne demanio imperiale, inglobato nell’esteso predio rustico che comprendeva tutto il territorio di Torre ed Abrega, dove venivano coltivati l’ulivo e la vite. La durata dell’arco di vita del sito è collocabile tra l’inizio del I e il IV sec. d.C.
La campagna di scavi tutt’ora in corso sta indagando la zona in prossimità di Santa Marina, ove sono stati riportati alla luce una grande cisterna, diversi lacerti di muri e un torchio per la spremitura delle olive, di cui è stato minuziosamente ricostruito il funzionamento.
Tra gli oggetti più significativi rinvenuti vi sono anche un bracciale in pasta vitrea nera, delle perle finemente lavorate, uno spillo per acconciature e uno stilo, oltre a un pendaglio anch’esso in pasta vitrea, sorprendentemente raffigurante un fossile di trilobite.
La nostra associazione seguirà da vicino le prossime evoluzioni  di questo scavo, condotto su uno tra i più importanti siti archeologici dell’Istria.


 

Il senso della scoperta – quarto appuntamento | La storia dalle reti. Lo studio del relitto Mercurio – “Pescare” il passato  [venerdì 27 aprile]

Il senso della scoperta – quarto appuntamento | La storia dalle reti. Lo studio del relitto Mercurio – “Pescare” il passato [venerdì 27 aprile]

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Nel 2001, al largo di Punta Tagliamento, il peschereccio Albatros di Marano “pescò” un cannone di ferro ricoperto da concrezioni. Così ebbe inizio un’importantissima avventura archeologica: l’indagine del relitto Mercurio, il brigantino della flotta italo-francese di Napoleone colato a picco nella notte tra il 21 e il 22 febbraio 1812 sotto i colpi di artiglieria di navi della marina inglese. Un caso eccezionale, in cui l’archeologia ci svela lo scenario di un preciso evento della macrostoria.

Questa incredibile scoperta operata dai pescatori maranesi, che ci verrà raccontata da Carlo Beltrame, stimola una riflessione. Le nostre lagune e il nostro mare sono ricchi di storia e di archeologia. Spesso i pescatori e gli operatori del mare si imbattono in oggetti del passato che giacciono sui fondali da secoli o millenni. Ha senso recuperarli? Perché? E, nel caso, come fare e chi avvisare? Quali sono le buone pratiche da seguire? Che effetti potrebbe avere la scoperta?

A queste e ad altre domande si cercherà di dare a risposta nell’evento a seguire, dedicato ad una  conversazione sul tema “Azioni e buone pratiche per il recupero e la salvaguardia dei beni archeologici sommersi”, in cui interverranno i rappresentanti dei principali enti e istituzioni coinvolti nella ricerca, tutela e valorizzazione dei beni archeologici. Un dibattito aperto a tutti, in particolare a chi vive e opera quotidianamente in mare.

 

Ore  17.00 | La storia dalle reti. Lo studio del relitto di età napoleonica Mercurio

Carlo Beltrame (Università Ca’ Foscari Venezia)

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Ore 18.00 | “Pescare” il passato

Conversazione sul tema “Azioni e buone pratiche per il recupero e la salvaguardia dei beni archeologici sommersi”.

Intervengono:

Lorenzo Pella (Comando Carabinieri Nucleo Tutela Patrimonio Culturale) – Illustrazione dei compiti e delle funzioni del Nucleo Carabinieri TPC
Paola Ventura (Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia)
Rita Auriemma (Ente Regionale per il Patrimonio Culturale)
Carlo Beltrame (Università Ca’ Foscari Venezia)
Giovanni Dean (FLAG GAC FVG)

Venerdì 27 aprile, ore 17 Marano Lagunare, Vecchia Pescheria (clicca per la mappa) INGRESSO LIBERO

Iniziativa collaterale alla mostra:
Il senso della scoperta. Testimonianze archeologiche dal mare e dalla terra nella Laguna di Marano
(Museo Archeologico della Laguna di Marano, 22.12.2017 – 01.05.2018)

 

Evento organizzato in collaborazione con il FLAG GAC del Friuli Venezia Giulia e con Alessandra Milocco