Il palazzo Strassoldo-Peteani-Calice

Risale al 1728 l’edificazione dello storico palazzo Strassoldo-Peteani-Calice, sede del Municipio di Farra e sito nella piazza principale del paese. Inizialmente voluto da un ramo della famiglia Strassoldo, in sostituzione di una dimora più antica presente a breve distanza e poi rasa al suolo, passò di mano a diversi proprietari.
Tra questi, la contessa Elisabetta Beretta, la quale volle istituire la Pia Casa di Ricovero a favore delle genti del luogo. Successivamente, finito il complesso all’incanto, lo acquisì la famiglia Calice, originaria della Carnia. Il barone de Calice fu anche ambasciatore austriaco a Costantinopoli e qui conobbe un personaggio ambiguo e dalla storia affascinante: Angelo Musmezzi.
Costui, figlio di un napoletano residente a Palmanova, si dedicò sin da giovane a traffici commerciali più o meno leciti con l’Oriente che contribuirono a garantirgli grande fortuna economica.
Soprannominato per la sua eccentricità nel vestire e per la sua spregiudicatezza ‘pirata turco’, è del tutto verosimile che aiutò la famiglia de Calice, appartenente a una nobiltà ormai decaduta, al punto che il egli stesso stesso trascorse gli ultimi anni della sua vita presso il palazzo.
Il palazzo passò successivamente di mano a Raffaele Gentili, che lo cedette nel 1911 all’amministrazione comunale di Farra.

Farra d'Isonzo