la statua di San Giovanni Nepomuceno

Lungo la strada che collega  la statale tra Gorizia e Gradisca e la villa della Bellanotte  -che leggenda vuole persa  e rivinta al gioco d’azzardo da un suo antico proprietario, durante una notte memorabile- un piccolo ponte scavalla una roggia che un tempo serviva ad alimentare i mulini presenti sul suo corso.
In prossimità del ponte, protetta da un’edicola, è collocata una statua di San Giovanni Nepomuceno, recante la data del 1742. Si trova in quel punto da dopo la Grande Guerra, quando fu colpita, finendo nella roggia per lungo tempo.
Il santo rappresentato è il protettore della Boemia ed era originario della città ceca di Nepomuk.
Fu fatto assassinare da re Venceslao per aver occultato la confessione della regina Giovanna rea di connivenza col nemico cattolico: al termine di un’indicibile serie di torture, fu fatto annegare nella Moldava.
Dal 1700 la statua del Santo è spesso presente in prossimità dei ponti, è protettore dalle alluvioni, dalle morti accidentali per annegamento e, in generale, di chi lavora sui fiumi.
Interessante è poi soffermarsi sulla natura della roggia: si tratta di un canale artificiale scavato nel 1529 dai genieri della Serenissima per approvvigionar con l’acqua captata dall’Isonzo i fossati delle mura della fortezza di Gradisca, da poco costruita.


 

Farra d'Isonzo