Un mare di risorse: sabato 14 agosto, serata conclusiva con una rassegna di canti tradizionali gradesi

Un mare di risorse: sabato 14 agosto, serata conclusiva con una rassegna di canti tradizionali gradesi

mostra Un mare di risorse nuove

[foto: Elena Clausero]

Per sabato 14 agosto è stata organizzata una serata conclusiva dedicata alla tradizione musicale gradese, a conclusione della mostra archeologica ed etnografica Un mare di risorse, che vedrà il 15 agosto ultima giornata di regolare apertura.

A partire dalle ore 21, nello spazio esterno antistante la Casa della Musica di piazza Biagio Marin 2, sede della mostra, si terrà una rassegna di canti tradizionali gradesi proposta dalla sezione maschile  della Società Corale-Orchestrale Santa Cecilia di Grado diretta dal maestro Annello Boemo e accompagnata dall’organista Ivan Bianchi , volta a celebrare uno degli aspetti più caratteristici della cultura locale e a ricordare la figura di Giuseppe Marchesan, conosciuto anche come Pino Sima, corista e apprezzato interprete di Biagio Marin, il cui ricordo sarà affidato alle parole dell’amico e maestro Giovanni Marcolini.

L’accesso al momento canoro è gratuito e la mostra sarà comunque visitabile nei consueti orari, dalle 19 alle 22:30, a tutti coloro i quali sono muniti di Green Pass, come da disposizioni governative.


L’evento si inserisce nel progetto #storytellersww1 – Terra senza vincitori curato dalla Pro Loco Fogliano Redipuglia che vuole continuare nell’obiettivo di portare il grande pubblico italiano e straniero a (ri)scoprire e analizzare criticamente i mutamenti storico, sociali, culturali e politici portati dalla Prima Guerra Mondiale partendo dall’esperienza delle persone.

11 agosto | visite guidate gratuite alla mostra ‘Un mare di risorse’

11 agosto | visite guidate gratuite alla mostra ‘Un mare di risorse’

mostra Un mare di risorse nuove

La mostra archeologica ed etnografica ‘Un mare di risorse. Lo sfruttamento dell’ambiente marino nell’Alto Adriatico tra archeologia ed etnografia‘ è visitabile con un approfondimento guidato a cura della dott.ssa Paola Maggi, archeologa e responsabile scientifica del progetto. Alla visita guidata parteciperanno, per illustrare la sezione archivistica e la parte sul casone, anche Sabrina Valent e Maria Teresa Corso.

Le visite guidate gratuite si terranno mercoledì 11 agosto, alle ore 19:30, 20:30 e 21:30, presso la Casa della Musica, di piazza Biagio Marin, 2, a Grado.

Per potervi partecipare, è necessario prenotarsi scrivendo a info@lacustimavi.it o contattando il numero 328 205 62 48 (anche Whatsapp).

Per poter accedere alla sede espositiva, come da recenti disposizioni governative, è necessario munirsi di Green Pass.


 

il Piccolo | una mostra svela lo sfruttamento delle risorse marine nell’Alto Adriatico

il Piccolo | una mostra svela lo sfruttamento delle risorse marine nell’Alto Adriatico

mostra Un mare di risorse nuove rassegna stampa

L’articolo comparso sul quotidiano Il Piccolo, a firma di Alex Pessotto, sulla nostra mostra di Grado, visitabile ogni giorno fino al 15 agosto, dalle 19 alle 22.30 (ingresso libero) presso la Casa della Musica -Piazza Biagio Marin, 2.

 

Laguna di Grado; laguna di Marano; laguna di Venezia; Venezia


 

Un mare di risorse – invito alla mostra

Un mare di risorse – invito alla mostra

mostra Un mare di risorse nuove

Inaugurata venerdì 2 luglio, fino al 15 agosto sarà visitabile a Grado la mostra  Un mare di risorse. Lo sfruttamento dell’ambiente marino nell’Alto Adriatico tra archeologia ed etnografia, vero e proprio viaggio immersivo nel mondo peschereccio lungo l’arco costiero compreso tra la laguna di Marano  e il pescoso mare di Pirano, negli ultimi duemila anni.

Visitando i tre piani espositivi della Casa della Musica di Grado, ove reperti archeologici e manufatti antichi dal I secolo a.C. in poi sono affiancati a beni etnografici risalenti a tempi recenti, è possibile identificarne elementi di continuità e specificità e tratti condivisi tra realtà limitrofe e trovare risposta a domande ai tratti accumunanti della pesca di ieri e di oggi.

Come si allevano pesci e molluschi? Quali ulteriori usi hanno questi ultimi, oltre a quello alimentare? Come è cambiata l’alimentazione basata sui prodotti del pescato? Qual è la valenza simbolica degli organismi marini? Com’è il mestiere del pescatore? Questi sono solo alcuni dei quesiti che la mostra può soddisfare, accompagnando il visitatore in un continuum di emozioni e scoperte.

L’itinerario di visita propone difatti testimonianze di vario genere e di significativa rilevanza provenienti dagli scavi di alcune delle ville romane costiere e del centro storico di Trieste, dal relitto della nave da pesca e mercantile battezzata Iulia Felix rinvenuto al largo di Grado alla zona di Aquileia.

Sono esposti alcuni modellini di imbarcazioni sia antiche che moderne provenienti da vari musei tra cui quello etnografico di Ljubljana e delle immagini votive marinare provenienti dal museo del mare di Pirano/Piran.

Al terzo piano sono esposti alcuni documenti provenienti dall’archivio storico comunale di Marano Lagunare, risalenti al periodo della dominazione di Venezia che raccontano storie di pesca e pescatori, di dispute tra Grado e Marano e di regolamenti della pesca in laguna, oltre a fornirci interessanti toponimi lagunari.

Infine, di grande suggestione, è la ricostruzione dell’interno del cason, la tipica abitazione dei pescatori di laguna.

La visita si conclude al terzo piano, con al proiezione di alcune immagini storiche provenienti da diverse collezioni e quella di un documentario sulla vita nella laguna di Grado, sulle tradizioni pescherecce e sul divenire delle stesse, in un racconto che parte da Aquileia romana e giunge sino al contemporaneo.

La mostra sarà visitabile tutti i giorni, dalle 19:00 alle 22:30, presso la Casa della Musica di Grado. Per maggiori informazioni: https://bit.ly/3ArRC2F.

inaugurazione mostra archeologica ed etnografica ‘Un mare di risorse’, a Grado

inaugurazione mostra archeologica ed etnografica ‘Un mare di risorse’, a Grado

mostra Un mare di risorse nuove

Venerdì 2 luglio 2021, presso la Casa della Musica, nel centro storico di Grado [Piazza Biagio Marin,2], sarà inaugurata alle ore 19.00 la mostra archeologica ed etnografica Un mare di risorse. Storie di pesca e pescatori nell’Alto Adriatico dall’età romana al Novecento, che sarà visitabile fino al 15 agosto 2021 tutti i giorni con orario 19.00-22.30.

La mostra rappresenta l’evento principale del progetto Un mare di risorse. Lo sfruttamento dell’ambiente marino nell’Alto Adriatico tra archeologia ed etnografia, promosso dall’Associazione Culturale Lacus Timavi di Monfalcone con la collaborazione delle archeologhe Paola Maggi, Renata Merlatti e Gabriella Petrucci e finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (Iniziative progettuali finalizzate alla promozione della cultura etnografica 2019) con cofinanziamento del Comune di Grado.

 

Il Progetto
Il progetto da cui nasce l’iniziativa è incentrato sul tema della pesca e delle altre forme di sfruttamento delle risorse marine dall’antichità ai giorni nostri. L’intento è quello di valorizzare e divulgare il patrimonio delle conoscenze, dei saperi e delle tradizioni legate a questo tema nell’area adriatica nordorientale mettendone in evidenza specificità, continuità e tratti condivisi tra realtà limitrofe.

Partner del progetto sono vari enti e associazioni culturali: Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia GiuliaDirezione Regionale Musei del Friuli Venezia Giulia, Comune di GradoComune di Marano LagunareComune di Aquileia, Museo del Mare “Sergej Mašera” di Pirano / Pomorski muzej “Sergej Mašera” PiranAssociazione Culturale Museo della pesca del litorale triestino – Santa Croce (Trieste) / Kulturno društvo Ribiški muzej tržaškega primorja – Križ (Trst)Associazione Obbiettivo Immagine di Gradisca d’IsonzoAssociazione Archeosub Marano LagunareClub per l’UNESCO  di Udine,

 

invito scaricabile

La Mostra

La mostra intende far immergere il visitatore nel mondo della pesca e dei suoi valori negli ultimi duemila anni, in un continuo viaggio tra passato e presente. Il racconto si focalizza sull’area nordadriatica, dalle Lagune di Marano e di Grado a Pirano, caratterizzata da una grande varietà di habitat e di paesaggi.

L’itinerario di visita illustra la pesca e le altre forme di utilizzo delle risorse marine del nostro mare in epoca romana e medievale mediante l’esposizione, da un lato di reperti archeologici (resti di pesci e molluschi rinvenuti negli scavi, strumenti, contenitori…) che ne danno testimonianza diretta, dall’altro di manufatti antichi che documentano iconograficamente gli aspetti legati a quest’attività (mosaici, oggetti d’uso comune e oggetti preziosi quali gemme e ambre). Al contempo le medesime tematiche vengono trattate anche per l’età moderna e contemporanea tramite la presentazione di beni etnografici rappresentati da strumenti, oggetti, fotografie; in questo caso costituiscono una delle “voci narranti”anche alcuni interessanti documenti appartenenti all’Archivio Storico del Comune di Marano Lagunare.

Nel corso dei millenni le tecniche di pesca sono divenute via via più elaborate anche grazie alla realizzazione di strumenti più efficienti, mantenendo tuttavia una forte aderenza ai caratteri della tradizione. Oggi come ieri, cosa e con quali metodi si pesca? Come si allevano pesci e molluschi? Quali altri usi hanno questi ultimi, oltre a quello alimentare? Come è cambiata l’alimentazione basata sui prodotti del pescato? Qual è la valenza simbolica degli organismi marini? Com’è il mestiere del pescatore? Molte sono le domande a cui le varie testimonianze presentate nella mostra contribuiscono a dare risposta.

L’obiettivo è quello di valorizzare e far conoscere al pubblico un aspetto importante dell’economia del territorio altoadriatico approfondendo tutte le sue molteplici espressioni, implicazioni, prassi, saperi e seguendone le trasformazioni avvenute dall’antichità ai giorni nostri tra tradizione e innovazione.

L’esposizione, a cura di Paola Maggi, Renata Merlatti e Gabriella Petrucci,  è stata realizzata  grazie alla collaborazione del Comune di Grado, della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, della Direzione Regionale Musei del Friuli Venezia Giulia, della Soprintendenza Archivistica del Friuli Venezia Giulia, del Comune di Marano Lagunare e di numerosi enti museali della regione e della Slovenia che hanno prestato beni – per lo più inediti – provenienti dalle loro collezioni: il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, il Museo Nazionale di Archeologia Subacquea di Grado, il Civico Museo d’Antichità J.J. Winckelmann di Trieste, il Civico Museo del Mare di Trieste, il Museo del mare “Sergej Mašera” di Pirano, lo Slovenski Etnografski Muzej di Lubiana, il Museo della Pesca del Litorale triestino di Santa Croce (TS), il Museo Archeologico della Laguna di Marano, l’Antiquarium della villa romana di Ronchi dei Legionari, l’Associazione Archeosub di Marano.

La realizzazione dell’iniziativa è stata possibile anche grazie al sostegno di PAN Insurance & Consultig s.r.l., Agenzia generale UnipolSai Assicurazioni di Cervignano – Latisana.

 

Come arrivare

una carta dell’alto Adriatico di Abraham Ortelius

una carta dell’alto Adriatico di Abraham Ortelius

meno nuove

Abraham Ortelius, cartografo fiammingo del sedicesimo secolo, ci lascia quest’esaustiva descrizione del nostro alto Adriatico.
Si nota ‘Monte falcone’, un tempo chiamato ‘veruca’ (lat.: roccia, rocca), mentre ben evidenziato risulta il complesso delle ‘Therme’, vicino a ‘Belforte, o Duino piccolo’, affiancato da ‘Duino grande’.
Interessante anche ‘Aquilegia’ e il ‘Locus’ dove San Marco vergò il Vangelo.
Il canale ‘Anfora’ raggiunge ancora il mare e serve quel che rimane dell’antica città imperiale, mentre la città murata di Grado è custode della Fede.