solchi carrai
I dettagli tecnici restituiti dalle strade romane presenti nella zona del lacus Timavi ci restituiscono misure pressoché costanti in tutti i tronconi superstiti sin oggi esaminati.
I solchi carrai paralleli sono profondi mediamente 10 cm, a volte 15, e distano sempre circa 110 cm tra loro.
La natura della roccia in cui sono scavati a volte ne ha permesso la conservazione, mentre in altri casi l’erosione naturale ha contribuito alla loro cancellazione, ove non siano incorsi gli stravolgimenti dovuti al conflitto bellico.
I tratti osservabili oggi sono circa otto, tra i quali meritano menzione:
– quello che va dal terzo ramo delle risorgive del Timavo, puntando al cimitero di S.Giovanni. Diversi i rinvenimenti archeologici del luogo: un’urna cineraria, una tomba a inumazione col fondo in cotto (vedi sotto), andata distrutta, che a sua volta ha restituito frammenti di una lucerna e un bicchierino di bronzo
– quello parallelo alla carrareccia che da Medeazza conduce a Ceroglie e che s’interrompe in prossimità del confine di Stato
I solchi carrai puntano verso l’esteso castelliere di Brestovizza, a testimonianza del fatto che in età romana siano stati utilizzati dei percorsi d’epoca precedente
(nella foto scattata da E. Faraone, le operazioni di rilievo metrico dei solchi carrai)
![Lacus Timavi; Monfalcone](https://www.lacustimavi.it/wp-content/uploads/2015/09/tomba-a-inumazione-in-cotto-1024x650.jpg)
Per ulteriori approfondimenti sulla viabilità romana locale, si rimanda ai contenuti del progetto SottoMonfalcone relativi alla strada romana a S. Giovanni di Duino, curato dall’associazione.
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